Quando si dorme in van accade, a volte, di svegliarsi la mattina e di non ricordarsi esattamente dove ci si trova.
È piuttosto normale: succede anche a chi dorme in barca, in tenda o comunque a chi è abituato a svegliarsi ogni mattina in un posto diverso.
È solo una manciata di secondi, un attimo di straniamento, di distacco dalla realtà. Eppure è una sensazione molto intensa, perché in quel breve lasso di tempo, finché non si scosta la tendina, fuori dal finestrino alberga un’infinità di mondi possibili.
Ed è proprio in quel ventaglio di possibilità che si nasconde tutta la bellezza del viaggio. Perché, qualunque sia il paesaggio là fuori, una cosa è certa: non sarà lo stesso del giorno precedente, né di quello seguente.
Non c’è spazio per la routine, non c’è spazio per l’abitudine, per la comfort zone.
Questa mattina stai aprendo gli occhi su una giornata unica e diversa da tutte le altre. E là fuori, qualunque cosa ci sia, respirerai un’aria nuova.
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Un’infinità di mondi possibili
